Per interventi di rimodellamento del naso, utilizzo principalmente due tipi di accessi:
In genere preferisco l’accesso Open perché permette una migliore visualizzazione del naso in tutte le sue parti, consente un più facile e prevedibile rimodellamento delle cartilagini nasali, facilita l’inserimento di eventuali innesti autologhi in maniera semplice e sicura. A distanza di pochi mesi l’accesso sulla columella diventa praticamente invisibile nella maggior parte dei casi e il modesto edema della punta in genere scompare velocemente.
Utilizzo l’accesso Closed solo in caso di minimi rimodellamenti del dorso o della punta nasale.
Esempio di rimodellamento naso con Rinoplastica Open:
Esempio di rimodellamento naso con Rinoplastica Closed:
Il rimodellamento della punta nasale può essere effettuato apportando numerose modifiche, per ridurne o aumentarne il volume e per variarne la posizione.
Possono essere effettuate le seguenti modifiche:
Modificazioni funzionali per la respirazione:
A fine intervento utilizzo suture riassorbili per gli accessi interni al naso in modo da non dover rimuovere i punti e delle suture sottilissime all’esterno per ridurre al minimo la probabilità di lasciare cicatrici inestetiche.
Se sono state effettuate le osteotomie e la settoplastica utilizzo dei tamponi nasali che poi rimuoverò nell’arco di 3-5 giorni. I tamponi che vengono utilizzati oggigiorno possono essere rimossi in modo atraumatico per ridurre al minimo il fastidio per il paziente, vengono inoltre imbevuti di una pomata antibiotica oleosa in maniera da facilitarne l’uscita. All’esterno del naso viene effettuata una medicazione per comprimere il naso ed eventualmente viene apposto un gessetto nasale nel caso siano state effettuate le osteotomie.
Nel periodo postoperatorio consiglio sempre una terapia antibiotica ed antidolorifica.
I primi giorni dopo l’intervento di rimodellamento al naso è conssigliabile:
Per circa 2-4 settimane aggiungo sempre una terapia antinfiammatoria ed antiedemigena per favorire il recupero e far scomparire l’edema il più velocemente possibile.
Per circa 2-4 settimane aggiungo sempre una terapia antinfiammatoria ed antiedemigena per favorire il recupero e far scomparire l’edema il più velocemente possibile.
Durante la visita avviene la prima metà dell’intervento. In questa occasione parlo con il paziente di tutti i problemi funzionali, ricostruttivi ed estetici e propongo le soluzioni chirurgiche e non.
Effettuo la rinoplastica quasi sempre in anestesia generale, solo in rarissimi casi è possibile effettuare piccole modifiche in anestesia locale. Utilizzo due tipi di accessi al naso, Open e Closed.
L’arte della ricostruzione nasale vede il suo inizio in India nel 3000 a.c. circa. La prima descrizione della ricostruzione della piramide nasale si ritrova nel Sushruta Samhita.
Ci sono numerosi fattori che influenzano l’esito di una rinoplastica e questo ci deve far riflettere su come purtroppo possano verificarsi risultati suboptimali.