Durante la visita cerco sempre di individuare insieme al paziente quali siano le problematiche relative al suo naso e quali possano essere le relative soluzioni.
Quando le problematiche sono quasi esclusivamente funzionali/ricostruttive anche un raggiungimento parziale degli obiettivi può essere sufficiente, mentre quando queste si associano ad una correzione estetica discuto in modo ancora più approfondito con il paziente su quali possano essere i risultati e i limiti.
Quando le aspettative riposte in un intervento differiscono troppo fra me il paziente preferisco rinunciare o quanto meno discuterne in un secondo incontro a distanza di tempo.
Possibili nasi da correggere:
Le indicazioni per un’intervento di rinoplastica spaziano da ragioni puramente funzionali/ricostruttive a ragioni estetiche, con uno spettro intermedio amplissimo.
Durante la visita avviene la prima metà dell’intervento. In questa occasione parlo con il paziente di tutti i problemi funzionali, ricostruttivi ed estetici e propongo le soluzioni chirurgiche e non.
Effettuo la rinoplastica quasi sempre in anestesia generale, solo in rarissimi casi è possibile effettuare piccole modifiche in anestesia locale. Utilizzo due tipi di accessi al naso, Open e Closed.
L’arte della ricostruzione nasale vede il suo inizio in India nel 3000 a.c. circa. La prima descrizione della ricostruzione della piramide nasale si ritrova nel Sushruta Samhita.
Ci sono numerosi fattori che influenzano l’esito di una rinoplastica e questo ci deve far riflettere su come purtroppo possano verificarsi risultati suboptimali.